04/10/11

CONSIGLI PER I PRIMI PASSI


I BAMBINI CON IL PTC IMPARANO PIÙ TARDI A CAMMINARE?

Non necessariamente. Un bimbo curato precocemente con il metodo Ponseti non avrà nessun ritardo nello sviluppo e inizierà a camminare normalmente tra gli 11 e i 20 mesi.

IL GIRELLO?

Il girello è generalmente sconsigliato per tutti i bambini; con i bimbi con ptc bisogna porre particolare attenzione, perché porta il bambino a camminare sulle punte, quando invece deve appoggiare bene tutta la pianta. Il tutore mantiene il piede in dorsiflessione (punte leggermente in su), mentre il girello lo porta a fare il movimento opposto.
Alcuni ortopedici lo sconsigliano categoricamente, mentre altri ne consentono l'uso, con l'accortezza di tenerlo basso in modo che il bimbo non vada sulle punte.

Non sono invece controindicate le "moto" senza pedali, in cui il bimbo si spinge appoggiando bene tutta la pianta del piede.

I BAMBINI CURATI COL METODO PONSETI HANNO BISOGNO DI SCARPE ORTOPEDICHE O SPECIALI?

No, i bambini curati con il metodo Ponseti hanno piedi anatomicamente "corretti", quindi possono indossare delle normalissime scarpe: quando il bambino non indossa il tutore non sono necessarie scarpe ortopediche, scarpe a biscotto o altre scarpe speciali. 

Nel metodo Ponseti non è previsto, né tantomeno necessario, l'uso dei sandali del tutore senza la barra. Infatti questi non sono in grado da soli di mantenere il piede in abduzione (ruotato all'esterno) e in dorsiflessione (con la punta verso l'alto), pertanto per prevenire le recidive sono indicati solo insieme alla barra.

COME SCEGLIERE LE SCARPE ADATTE?

Nella scelta delle scarpe si seguono le indicazioni valide per tutti i bambini: inizialmente sono consigliate delle scarpe con la caviglia alta e la parte posteriore più rigida per sostenere il calcagno, studiate per i primi passi del bambino, che non facciano cedere all'esterno il piede; quando il bambino ha preso sicurezza si può passare a scarpe più basse o morbide. Anche per i sandali, i primi tempi è bene far indossare al bambino quelli con il calcagno coperto, e rimandare l'uso dei modelli aperti sul tallone a quando il bambino è più sicuro.

In buona sostanza si provano le scarpe al bambino, lo si fa camminare e si verifica che siano comode, che il piede non ceda di lato, che calzino bene, ecc ecc, esattamente come si fa per ogni bambino che muova i primi passi.

Le mamme utilizzano delle normalissime Primipassi Primigi, Chicco, Falcotto, Melania, Kickers, Balducci, Hogan, ecc ecc.
Il prezzo è relativo: i bambini sembrano camminare molto bene anche con le imitazioni delle Crocs da pochi euro, mentre con scarpe costosissime possono inciampare.
Non fidatevi del nome o del prezzo: verificate sempre che il bambino ci cammini bene.
Il bambino in casa può camminare con i calzini antiscivolo e in spiaggia a piedi nudi, come è più comodo.

SE IL PIEDE È UNILATERALE?

In tutti i pazienti con ptc unilaterale, il piede torto è leggermente più corto e più piccolo del piede normale. Le mamme riferiscono di una minore differenza nel caso di un piede trattato con il metodo Ponseti, ma il piede nell'adulto rimane in genere più corto di 1 o 2 cm. Se ben trattato, quando il bambino è piccolo la differenza è di pochi millimetri, ma da grandi può diventare più sensibile e potrebbe in alcuni casi essere necessario comprare scarpe di due numeri diversi, in particolare d'estate (con le scarpe chiuse questo problema in genere non c'è). I piedini trattati con altri metodi e operati sono invece solitamente più corti di diversi centimetri, quindi si hanno maggiori difficoltà nell'acquisto delle scarpe.

Il momento in cui si rende necessario comprare due paia di scarpe può essere difficile per una mamma, perché si realizza che il proprio figlio ha qualcosa che lo rende "diverso" dagli altri. A dire il vero questa differenza con il metodo Ponseti è minima, e se non la farete notare voi difficilmente qualcun altro potrà accorgersene!

Se il problema è invece quello di dover dare spiegazioni al commesso del negozio, si può sempre fare acquisti in un centro commerciale, di modo da provare le scarpe di numeri diversi in piena autonomia; così, oltre a non dover rendere conto a nessuno, non ci sono commessi a mettere fretta e si possono fare tutte le prove con la calma necessaria.

Presso le ortopedie è possibile farsi fare su misura, per il piede più piccolo, uno speciale riempimento da incollare sulla punta del plantare. In questo modo non è necessario acquistare due numeri diversi. E' un po' costoso, ma si può riutilizzare per diverse paia di scarpe. Questo accorgimento potrebbe essere necessario nel caso di piedini trattati chirurgicamente.

Su Facebook esiste un gruppo di "scambisti di scarpe spaiate", nato per chi è costretto ad acquistare due paia di scarpe per volta e vuole regalare o vendere il paio spaiato inutilizzato: proviamo a copiare l'idea anche per i nostri bambini! Segnalate i numeri che vi avanzano e fate le vostre richieste qui.



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