Titty ha vissuto una meravigliosa esperienza: il dottor Ponseti ha curato il suo piccolo Giuseppe, dopo che era stato massacrato per mesi da un famoso medico di Roma. In Iowa ha conosciuto altre mamme e tante storie di coraggio e di speranza. Una in particolare la colpì profondamente: la storia di Allison.
Allison è una bambina di origine cinese abbandonata alla nascita in un orfanotrofio a causa del piede torto. Fino all'età di tre anni non era mai stata curata ed i suoi piedi erano ormai rigidi e deformi. La sua vita si incrocia con quella di Joyce, una donna americana coraggiosa, dalla forza d'animo e dalla tenacia straordinarie.
Joyce, durante un viaggio in Cina, conobbe la bambina e decise di adottarla, nonostante la sua difficile condizione. La sua non fu una decisione dettata dalla volontà di avere un bambino (aveva già un altro figlio), ma solo dal suo animo generoso e dall'intenso affetto che già nutriva per quella creatura bisognosa di cure. Joyce portò Allison con sé negli Usa, decisa a donarle una nuova vita e a renderla finalmente una bambina felice.
Allison ora aveva una famiglia, ma non poteva realizzare quello che era sempre stato il suo sogno: indossare un paio di sandali rosa, perché fino ad allora, a causa della sua condizione, non aveva mai potuto indossarne uno.
Ma il primo ortopedico che la visitò disse che per lei non c'era cura possibile, e l'unica soluzione era quella di amputare i piedini alla bimba. Ma Joyce non si perse d'animo e decise di portare la piccola dal dottor Ponseti.
Sapeva che si trattava di un caso difficile, perché Allison era già grande e camminava sui suoi piedini storti da tempo. Aveva conosciuto di persona diversi bambini che erano stati operati fin da neonati, eppure avevano ancora i piedi non corretti.
Il dottor Ponseti manipolò i piedini di Allison e le cambiò i gessi ogni quattro, cinque giorni per tre mesi. "Ogni volta che si cambiava il gesso, mi sembrava di essere testimone di un miracolo", racconta Joyce.
È in questo periodo che Titty conosce Allison, che aveva fatto la tenotomia ed era ancora sulla sedia a rotelle. Fece amicizia con Joyce e rimase molto commossa dal vedere con quale amore accudiva la figlia adottiva. A causa dell'abbandono nell'orfanotrofio, Allison aveva perfino difficoltà a deglutire, ma Joyce la aiutava in tutti i modi. Riuscì anche a farle mangiare gli spaghetti che Titty aveva cucinato per loro.
Tolti i gessi, Allison potè realizzare il suo sogno: le misero ai piedi un fantastico paio di sandali rosa. La bambina era così orgogliosa delle sue scarpine nuove che volle indossarle anche per uscire, malgrado fosse pieno inverno, e la prima settimana non riuscirono a levargliele nemmeno per andare a dormire!
Nel frattempo anche il piccolo Giuseppe, dopo le sofferenze inflitte in Italia, è curato dalle mani magiche del dottor Ponseti.
Titty incontra di nuovo Allison alcuni mesi dopo, quando torna in Iowa per un controllo, e partecipano insieme alla Maratona Ponseti (Ponseti Clubfoot Races).
Allison è ancora convalescente, ma ce la mette tutta. Con un'andatura ancora incerta, un po' correndo e un po' camminando, arriva fino al traguardo, accolta con commozione dalla madre.
Anche Giuseppe, che in quei giorni sta muovendo i primi passi, partecipa a modo suo camminando in mezzo alla pista.
Coi bambini corre anche un uomo di cinquant'anni, curato da Ponseti nel 1955, che ad un convegno suscitò la meraviglia degli ortopedici di tutto il mondo correndo e camminando con disinvoltura sulle punte, movimento per nulla agevole per chi è invece operato con il metodo tradizionale.
Titty dedica questo video ad Allison e a tutti i nostri bambini:
I mesi seguenti Allison ha completato le sue cure. A causa della sua età, per mantenere la posizione corretta ha avuto bisogno anche dell'intervento di trasposizione del tendine e di una osteotomia al piede destro. Ora però corre, salta, fa sport senza alcun dolore né limitazione.
A sei anni ha partecipato con altri bambini ad una partita di baseball alla Casa Bianca, correndo e saltando per il campo, e suscitando l'ammirazione di tutti i presenti.
Per concludere, Joyce vuole dire a tutti noi qualcosa:
Sapeva che si trattava di un caso difficile, perché Allison era già grande e camminava sui suoi piedini storti da tempo. Aveva conosciuto di persona diversi bambini che erano stati operati fin da neonati, eppure avevano ancora i piedi non corretti.
Il dottor Ponseti manipolò i piedini di Allison e le cambiò i gessi ogni quattro, cinque giorni per tre mesi. "Ogni volta che si cambiava il gesso, mi sembrava di essere testimone di un miracolo", racconta Joyce.
È in questo periodo che Titty conosce Allison, che aveva fatto la tenotomia ed era ancora sulla sedia a rotelle. Fece amicizia con Joyce e rimase molto commossa dal vedere con quale amore accudiva la figlia adottiva. A causa dell'abbandono nell'orfanotrofio, Allison aveva perfino difficoltà a deglutire, ma Joyce la aiutava in tutti i modi. Riuscì anche a farle mangiare gli spaghetti che Titty aveva cucinato per loro.
Tolti i gessi, Allison potè realizzare il suo sogno: le misero ai piedi un fantastico paio di sandali rosa. La bambina era così orgogliosa delle sue scarpine nuove che volle indossarle anche per uscire, malgrado fosse pieno inverno, e la prima settimana non riuscirono a levargliele nemmeno per andare a dormire!
Nel frattempo anche il piccolo Giuseppe, dopo le sofferenze inflitte in Italia, è curato dalle mani magiche del dottor Ponseti.
Titty incontra di nuovo Allison alcuni mesi dopo, quando torna in Iowa per un controllo, e partecipano insieme alla Maratona Ponseti (Ponseti Clubfoot Races).
Allison è ancora convalescente, ma ce la mette tutta. Con un'andatura ancora incerta, un po' correndo e un po' camminando, arriva fino al traguardo, accolta con commozione dalla madre.
Anche Giuseppe, che in quei giorni sta muovendo i primi passi, partecipa a modo suo camminando in mezzo alla pista.
Coi bambini corre anche un uomo di cinquant'anni, curato da Ponseti nel 1955, che ad un convegno suscitò la meraviglia degli ortopedici di tutto il mondo correndo e camminando con disinvoltura sulle punte, movimento per nulla agevole per chi è invece operato con il metodo tradizionale.
Titty dedica questo video ad Allison e a tutti i nostri bambini:
I mesi seguenti Allison ha completato le sue cure. A causa della sua età, per mantenere la posizione corretta ha avuto bisogno anche dell'intervento di trasposizione del tendine e di una osteotomia al piede destro. Ora però corre, salta, fa sport senza alcun dolore né limitazione.
A sei anni ha partecipato con altri bambini ad una partita di baseball alla Casa Bianca, correndo e saltando per il campo, e suscitando l'ammirazione di tutti i presenti.
Il Dottor Ponseti sa dare forma ai sogni ed è un vero taumaturgo dei giorni nostri. Vederlo modellare i piedi di Allison gesso dopo gesso è stato incredibile.
Ora nostra figlia sarà in grado crescendo di realizzare ogni suo sogno, perché non sarà limitata a causa di piedi doloranti. Rabbrividisco ogni volta che penso a cosa sarebbe potuto succedere se fossimo rimasti con il primo ortopedico che abbiamo avuto in Utah. Mentre in Iowa ho avuto il privilegio di incontrare due uomini che erano stati entrambi trattati dal dottor Ponseti da bambini. Uno nel 1952 e uno nel 1956, ed entrambi sono molto attivi, senza dolori ai piedi.
Questo per me è la vera prova dell'efficacia del metodo Ponseti per il trattamento dei piedi torti. Io sono veramente convinta che il metodo Ponseti sia la miglior cura per i bambini con il piede torto. Ci sono molti medici in tutto il mondo che sono diventati esperti nel suo metodo.
La cosa più importante nella scelta del medico è istruirvi voi stessi sul metodo Ponseti, in modo da riconoscere se il medico lo sta seguendo al 100% e non se ne allontana in alcun modo. Fidatevi del vostro istinto di genitori.
La mia vita oggi è più ricca grazie ad Allison e anche alle persone che abbiamo incontrato nel nostro viaggio per correggere i suoi piedi. Buona fortuna a voi e alle vostre famiglie!