Laura è la mamma di Linda, una bimba di 15 mesi nata con entrambi i piedi torti. La loro storia inizia durante la gravidanza...
Sono venuta a conoscenza dell'esistenza del PTC a 21 settimane, durante la morfologica, e l'immagine dei piedi in ecografia mi accompagnerà per il resto della vita. Quel giorno sono sprofondata in un baratro di terrore e confusione mai conosciuto fino ad allora. In cinque giorni ho fatto di tutto: ho versato un mare di lacrime, mi sono sentita sfortunata, impotente, ho fatto tre morfologiche di secondo livello e una visita da una genetista.
Per cinque giorni ho studiato la patologia e ricercato su Internet con terrore tutto quello che poteva essere correlato. Al sesto giorno, dopo aver quasi terminato le lacrime, feci finalmente la ricerca giusta sul web: cercai la cura, cercai finalmente "la soluzione"... e trovai il metodo Ponseti.
Mi iscrissi al gruppo di FB e postai due righe (non ricordo bene cosa scrissi): tempo cinque minuti e iniziarono ad arrivare messaggi privati di persone come me, di genitori che avevano vissuto sulla pelle le mie stesse paure e ora erano lì ad aiutarmi. Fu la mia rinascita.
Mentre 15 mesi fa mi preparavo al percorso da affrontare con la mia bimba pensando ai gessi, al tutore, ai possibili pianti, alla paura dell’adattamento…ora sono qui e la vedo stare dritta sui suoi piccoli piedini già da diversi mesi! Il percorso dai gessetti ai primi passetti è veramente solo una piccola parentesi.
Ci siamo rivolti al dottor Monforte, il medico certificato PIA più vicino a noi, e a sette giorni di vita Linda era già ingessata e pronta per iniziare la sua avventura. Cinque settimane di gessi e i piedi erano perfettamente corretti.
Noi eravamo pronti per questo percorso e tutto è sembrato quasi naturale. L’unico attimo di sconforto è stato col primo gesso: usciti dall’ambulatorio Linda ha iniziato a piangere e lo ha fatto per 12 ore ininterrottamente. Pur coccolandola, non riuscivamo a tranquillizzarla; l’ho tenuta in braccio per tutte quelle 12 ore piangendo forse ininterrottamente pure io. Un pianto calmo di chi sa che è solo questione di tempo, di pazienza (gli altri i genitori mi avevano già preparato e rassicurato) ma non riuscivo a fermarle, quelle lacrime... Mi sentivo così impotente!
Ma poi è passato tutto, il mio sconforto e le sue urla. Il giorno dopo Linda sembrava nata con i gessi. Così piccola (pesava poco più di 2 chili e mezzo), sgambettava e li alzava con una forza incredibile.
Dopo i cinque gessi siamo passati subito al tutore, perché a causa delle lunghe liste di attesa al Buzzi non potevamo fare altrimenti. Contrariamente a chi lo vede come uno "strumento di tortura", io ero entusiasta del passaggio al tutore: potevamo perlomeno farle il bagnetto nell’ora di libertà. Linda probabilmente ha vissuto lo stesso entusiasmo della mamma, perché diversamente da quanto accaduto con i gessi, ha reagito senza traumi. Per lei il tutore è sempre stato quasi parte integrante del suo corpo e, sempre piccoletta e buffa, lo alzava come fosse nulla. Non abbiamo mai avuto problemi nel rimetterlo dopo le ore di libertà né durante il giorno.
La lunga attesa per la tenotomia mi ha spinta a rivolgermi ad un altro medico certificato PIA; prenotammo dunque una visita ad Orvieto con il dottor Bellini per poter eventualmente fissare l'intervento presso il suo ospedale. Lui ci consigliò di aspettare un altro mese per valutare la risposta dei piedini al tutore.
Nel frattempo, per scrupolosità e volontà di dare sempre il meglio alla mia bambina, la portai anche dalla dottoressa Ey. La visita, fatta in Italia grazie all’organizzazione perfetta dei genitori del gruppo, portò la conferma che i piedi erano perfettamente corretti, ma necessitavano della tenotomia. E Linda fu operata dalla grande dottoressa Ey nell’aprile dello scorso anno.
Il periodo dei gessi post tenotomia, contrariamente a quanto papà e mamma temevano, è stato facile: manovrava tranquillamente i gessi ed era serena come al solito. Anche il successivo ritorno al tutore non ha presentato problemi.
Alla fine Linda è passata nelle mani di tre discepoli di Ponseti, ottimi professionisti che hanno fatto un lavoro perfetto.
La vita non è tutta rosa e fiori, ma con la giusta energia, un sorriso sulle labbra e la serenità nel cuore, tutto è semplice.
Linda frequenta il nido da quando aveva tre mesi, e pur avendo avuto nei primi sei mesi di vita gessi e tutore a 23 ore al giorno, non ha saltato nessuna tappa motoria: stava seduta, gattonava e si alzava in piedi con o senza tutore, e a 14 mesi correva!
Noi non l’abbiamo mai vista "diversa" e lei sa di non esserlo; la nostra serenità è la sua forza, e la sua forza è la nostra vita. Non abbiamo mai avuto, e di questo non ringrazierò mai abbastanza questo fantastico gruppo di genitori, attimi di sconforto, di titubanza o di dubbi. Noi siamo arrivati alla nascita di Linda preparati ed informati, e lo scopo del gruppo è proprio quello di informare i genitori su ciò che è meglio per i nostri bambini.
I nostri figli sono nati con il PTC, ma hanno avuto la fortuna di venire al mondo dopo il dottor Ponseti, e di conoscere tanti genitori che aiutano chi, come me all’inizio, si sente in un tunnel nero. Fortunatamente, la luce appare subito...
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