Farmacisti in Aiuto-Onlus si schiera a fianco dell’Associazione Nazionale Piede Torto Congenito. Entrambe le Associazioni sono impegnate con grandi sacrifici e dedizione per dar voce a chi non ne ha, per divulgare, per aiutare o più semplicemente per spezzare il cerchio dell’indifferenza.
Farmacisti in aiuto è una Associazione Onlus impegnata in progetti di solidarietà a distanza ed iniziative di supporto. Opera in Italia e all’estero, principalmente in India e in alcuni Stati Africani. Si occupa prevalentemente di sanità, istruzione, inserimento al lavoro, opere sociali.
"La nostra filosofia ci porta a collaborare con le popolazioni povere e bisognose per favorire il loro progresso sociale e culturale", dichiara Tullio Dariol, presidente dei Farmacisti in aiuto.
L'Associazione Nazionale Piede Torto Congenito è un’associazione senza scopo di lucro, nata nell’ambito dell’attività di volontariato dei gruppi di supporto on line di familiari di bambini nati con piede torto congenito, nella convinzione che una corretta informazione e il sostegno di chi ha superato o vive problematiche simili possano fare la differenza nell’affrontare con serenità le terapie ed ottenere la guarigione. Infatti la patologia, se trattata con metodi non invasivi, non lascia alcuna disabilità e permette di svolgere qualsiasi attività sportiva o ludica senza dolori o limitazioni. L’associazione si propone di rappresentare con le istituzioni le realtà virtuali di supporto e promuoverne le iniziative. Condivide scopi e principi ispiratori della Rete Italiana Piede Torto Metodo Ponseti ed è segnalata dalla Ponseti International Association come punto di riferimento in Italia.
Offre assistenza ai genitori attraverso gruppi e siti in Rete (facebook, yahoo, blog) e gestisce il telefono SOS Piede torto: mamma chiama mamma. L'iscrizione e tutti i servizi sono gratuiti.
Dal sito dei Farmacisti in aiuto:
La storia di questa Associazione [l'Associazione Nazionale Piede Torto Congenito] ci ha colpiti molto. Ci spiegano, infatti, che fino a pochi anni fa questa patologia e uno tra i metodi che scientificamente ha ottenuto maggiori successi in Europa, in Italia erano quasi completamente sconosciuti. Il boom dell’informazione su Internet e i Social Media hanno fatto la differenza, segnando un notevole e sensibile cambiamento: si sono cominciati ad aggregare gruppi di genitori che si scambiavano informazioni e chiedevano aiuto. Progressivamente si diffonde tra i genitori di bimbi affetti da questa malformazione, una maggiore consapevolezza della patologia e un diffuso senso di speranza per un futuro migliore.
“Ho letto – racconta Tullio Dariol, Presidente dei Fia – molte di queste storie e conosco personalmente una famiglia che ha dovuto affrontare con grinta, coraggio e tanti sacrifici il difficile percorso della guarigione. Per questo abbiamo scelto simbolicamente di camminare al loro fianco. Crediamo che il sostegno reciproco rafforzi entrambi e ci porti ancora più lontano”.Qui l'articolo completo.
Per confrontarsi con altri genitori su questi argomenti: