25/01/13

LA STORIA DI SAMUELE



Alessandra è la mamma di Samuele, un bimbo di 15 mesi nato con il piede destro torto e curato dal dottor Bellini a Orvieto...
Eccomi a raccontare la storia del mio piccolo grande uomo: il nostro percorso inizia il giorno dell’ecografia morfologica, quando la dottoressa ci dice che il bimbo che stava per arrivare sarebbe nato con il piede destro torto. Doccia fredda per me e mio marito: la gravidanza non era partita nel migliore dei modi e ora anche questo! Lei ci dice di stare tranquilli, che non è un problema grave e che tutto si sarebbe risolto con qualche gesso.
Siamo tornati a casa un po’ demoralizzati, ma mio marito si mette a cercare su Internet e trova informazioni sul metodo Ponseti e sugli ospedali che trattano il piede torto. Inizialmente pensiamo di andare a Roma, ma il ginecologo ci consiglia di andare a Bologna.
Prendiamo subito un appuntamento e mi faccio 400 km con il pancione, piena di speranza. Il medico con cui parlo mi illustra il metodo Ponseti, spiegandomi tutto sui gessi e il tutore, e io torno a casa molto tranquillizzata.
Nei giorni successivi, però, mi iscrivo al gruppo di supporto su yahoo  e capisco che è importante verificare che il medico applichi fedelmente il metodo Ponseti e non faccia varianti personali. Quindi mi sono scaricata il manuale scritto dallo stesso Ponseti e me lo sono letta tutto di un fiato: quello che mi aveva spiegato il dottore era diverso! Mi sono sentita presa in giro. A quel punto, per andare sul sicuro, ho contattato il dottor Bellini, che mi ha detto di vivere serenamente l’ultimo periodo di gravidanza e di chiamarlo appena il bimbo fosse nato.
Samuele arriva con ben 17 giorni di ritardo rispetto al previsto, con una induzione non andata bene e un cesareo. In sala parto me lo fanno sbirciare per un attimo e poi lo mettono in incubatrice e lo partano via. Dopo essere tornata in camera, arriva mio marito e dalla sua faccia capisco che c’è qualcosa che non va: lui mi spiega che il piccolo, oltre al piede torto, ha anche un problema ad una mano. Il mondo mi casca addosso… Per di più continuano a non farmelo neanche vedere.
Il problema è stato causato da una biglia amniotica e le cure sono un po' più complicate del previsto... 
Samuele inizia 15 giorni dopo il primo gesseto dal dott. Bellini e dopo il quinto il piedino è corretto senza bisogno della tenotomia. Però la briglia che ha stretto la mano purtroppo ha anche stretto la gamba in due punti, e Samuele non riesce a tirare su la punta del piede ma solo a fletterla. Dobbiamo quindi fare degli esami specifici e scopriamo che per fortuna c'è solo una sofferenza del nervo tibiale ma nessuna lesione. Quando ho chiamato il dottor Bellini per leggergli il risultato, era quasi più contento di noi!
Il dottore che si occupa della sua manina ha operato il bambino anche alla gamba per risolvere il problema delle briglie, in stretto contatto con Bellini, che è stato informato su tutto ed è stato chiamato dal chirurgo appena finito l’intervento. Poi abbiamo iniziato con la fisioterapia post-intervento e le cose sembrano andare molto bene.
Ora Samuele ha 15 mesi e se tutto continua così, forse eviteremo un ulteriore intervento al tendine anteriore: il piede ha cominciato a funzionare come si deve e da un mesetto, con nostra grande gioia, ha imparato a camminare da solo!
Alle mamme che aspettano un bambino con i piedini "biricchini", consiglio di vivere con serenità l'attesa e poi di rivolgersi subito ad un medico che applichi correttamente il metodo Ponseti, per risparmiare al piccolo inutili operazioni e sofferenze.



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