C'era una volta una regina che aspettava un bambino. Aveva sempre voglia di mangiare cibi particolari e mandava i suoi servi in cerca dei piatti più strani e ricercati.
Voglio delle fragole blu! Voglio bere del latte di formica! Portatemeli subito!
I servi erano disperati, ma tutti si facevano in quattro per soddisfare i desideri della regina. Era pieno inverno, e improvvisamente le venne voglia di mangiare un bel piatto di fagioli...
Voglio mangiare dei fagioli! Portatene un piatto o vi farò tagliare la testa!
L'unica pianta di fagioli di tutto il reame cresceva però nel giardino dello gnomo Tòrtolo, un tipetto invidioso e vendicativo, che si divertiva a fare dispetti a tutti.
I servi avevano troppa paura di lui per chiedergliela, così si intrufolarono di nascosto nel suo giardino per rubarla. Avevano appena strappato la pianta, che lo gnomo li sorprese e andò su tutte le furie. Mentre i servi scappavano, lui urlava:
I miei fagioli magici! Guai a chi li mangerà!
I servi portarono la pianta alla regina e l'avvertirono della maledizione dello gnomo Tòrtolo, ma lei non volle sentire ragioni e fece subito cucinare i fagioli magici.
Non appena li mangiò le vennero le doglie e partorì un maschietto. Il principino era un bel bimbo, ma il suo piedino era storto e sembrava proprio un fagiolo!
E ora come farà con questo piedino a mettere le scarpe, a camminare e a correre come gli altri bambini? Si chiedeva la regina...
Per fortuna la fata madrina aveva pronta la soluzione:
Per raddrizzare i piedi "fagiolini" bisogna andare dal mago Setteponti, grande esperto di scarpe e ciabatte, suole e suolette, punte e tacchi! Ha la scarpa giusta per tutti: cavalli e passerotti, serpenti e delfini, moscerini e balene!
La regina portò allora Fagiolino dal mago Setteponti, il quale si mise subito al lavoro per raddrizzare il piedino.
Per prima cosa lo massaggiò alcuni minuti, pronunciando la formula magica:
Bollo, bello, bullo, ballo!
Canta forte l'astragallo,
resta zitto il pesciolino,
Con l'aiuto del folletto Gabriello, che era il suo assistente, infilò la gambina in una calza speciale che gli copriva tutta la coscia, poi la toccò con la sua bacchetta magica e la calza divenne dura come il marmo!
Fece tornare la regina una volta a settimana per un mese per cambiare la calza, e ogni volta il piede era un po' più dritto.
Alla fine sfiorò appena il piede con il coltellino che usava per tagliare il cuoio delle scarpe e... CLACK! scattò in su, ormai perfettamente guarito. Ora non aveva più bisogno di scarpe particolari per camminare!
La regina era felicissima, ma dopo pochi giorni si accorse che la notte il piede del bambino stava ricrescendo a forma di fagiolo, per cui tornò di corsa dal mago Setteponti.
Per mille scarpe vecchie, questo è uno scherzetto dello gnomo Tòrtolo! Ma ho io le scarpe per la notte che fanno al caso nostro!
Fagiolino ogni sera metteva le sue scarpette magiche e il piedino cresceva sempre più bello e dritto.
Quando compì 5 anni la regina organizzò una magnifica festa e invitò anche lo gnomo Tòrtolo. Lui era convinto di vedere un bambino triste con un piede fagiolino e invece lo trovò che correva e giocava insieme agli altri bambini con i piedini drittissimi.
Lo gnomo Tòrtolo era così arrabbiato che scappò in un paese lontano e non lo videro mai più.
La storia è di Roberta Puccina, le immagini sono tratte dalla rete (Manuale pratico, www.midisegni.it)
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