14/12/12

PERCHÉ CHIEDIAMO IL PROTOCOLLO PONSETI PIA


I nostri gruppi sono attivi dal 2006 e raccolgono un migliaio di iscritti a livello nazionale. Nascono da esperienze drammatiche di errata applicazione del metodo Ponseti, varianti e altri metodi meno efficaci, per promuovere la diffusione del protocollo originale Ponseti secondo le linee guida della PIA (Ponseti International Association).

Il metodo Ponseti, se correttamente applicato, è un metodo rapido, indolore, economico, non invasivo e di comprovata efficacia (gli ultimi studi hanno portato le percentuali di successo a sfiorare il 100%). Nei gruppi di supporto, le numerose testimonianze confermano questi dati (non abbiamo ancora registrato un solo fallimento con l'applicazione rigorosa del protocollo).


Purtroppo non possiamo dire lo stesso degli altri metodi utilizzati comunemente in Italia, con alte percentuali di fallimento e di conseguenza frequente ricorso alla chirurgia invasiva. Un bimbo con ptc mal curato rischia seriamente di diventare un adulto con i piedi plurioperati, rigidi e doloranti, senza contare le enormi sofferenze che manovre correttive violente possono cagionare ai neonati.

In tanti affermano di usare il metodo Ponseti, ma utilizzano in realtà varianti meno efficaci: manipolazioni dolorose, mesi di gessi, pause tra un gesso e l'altro, tenotomia a cielo aperto (spesso a piede non corretto), fisioterapia, tutori senza barra (Bebax e doccette), scarpe ortopediche, dismissione precoce del tutore, ecc.


Le foto pubblicate nei gruppi di supporto parlano da sole:



GIUSEPPE è stato "curato" per 4 mesi a Roma con una variante del metodo spacciata per vero Ponseti: 11 gessi dolorosi, pause tra un gesso e l'altro, tenotomia a cielo aperto, fisioterapia. I piedi erano orribilmente gonfi e deformi. Dopo sole tre settimane di gessi applicati correttamente e senza dolore dal dottor Ponseti, i piedini erano finalmente corretti.





CRISTIANO è stato trattato per 20 mesi con scarsi risultati con il metodo Seringe, finché non è stato proposto un intervento invasivo. I piedini sono stati invece corretti con un mesetto di gessi Ponseti.






GIOVANNI dopo due mesi di metodo tradizionale (manipolazioni dei genitori, un gesso doloroso, Bebax) aveva ancora il piede palesemente storto e aspettava di essere operato in modo invasivo: sono bastati 3 gessi settimanali Ponseti e la tenotomia percutanea per correggere il piedino in modo eccellente.


 


Nelle foto vedete EDOARDO dopo 13 mesi di metodo Seringe e dopo le cure con il metodo Ponseti.




Il primo medico di  LORENZO affermava di usare il metodo Ponseti, ma i gessi erano dolorosi, faceva pause tra un gesso e l'altro, usava strane doccette al posto del tutore con la barra, prescriveva fisioterapia e voleva fare un allungamento invasivo del tendine: dopo 4 mesi il piede era come nella prima foto. Con il "vero" metodo Ponseti sono bastati due gessi ben applicati e una tenotomia percutanea per correggere il piede.





I piedini di LUCA, dopo due mesi di finto Ponseti erano ancora storti ma stava per subire la tenotomia. A destra dopo le cure con il protocollo corretto.




 
Il piedino di VERA è stato curato per due mesi e mezzo da medici che affermavano di usare il metodo Ponseti, e ben tre dottori hanno visto quella specie di cotechino (in termini tecnici "piede torto atipico iatrogeno") e hanno dichiarato che era perfettamente corretto e la mamma doveva stare serena. A destra il piede dopo un paio di settimane con il vero metodo Ponseti.






MICHELE è stato curato per 18 mesi con il metodo tradizionale (5 mesi di gessi, allungamento a zeta+capsulotomia posteriore; tutore Bebax); a destra dopo 3 gessi Ponseti, tenotomia percutanea e fasciotomia plantare.





FILIPPO è stato trattato per ben 3 anni e mezzo con il metodo tradizionale (21 gessi, release posteriore, Bebax, fisioterapia ed elettroterapia quotidiana per più di un anno) senza ottenere la correzione; a destra dopo il metodo Ponseti (2 settimane di gesso e tutore).




La piccola SOFIA alla nascita è stata giudicata un caso gravissimo dal primo ortopedico che l'ha visitata: sicuramente, disse, la bambina sarebbe stata operata più volte e da grande avrebbe zoppicato. A destra il suo piedino corretto dopo sole 3 settimane di gesso Ponseti.





ALLISON è una bambina di origini cinesi conosciuta da una delle nostre mamme in Iowa: i suoi piedini non erano stati mai curati e il primo ortopedico che l'ha visitata in America (è stata adottata) ha proposto l'amputazione. A destra dopo le cure del dottor Ponseti, mentre gioca e balla senza dolori né limitazioni.




Questi non sono casi eccezionali, ma solo alcuni esempi delle centinaia di testimonianze simili pubblicate in questi anni nei gruppi. Chiunque può iscriversi e verificare con i propri occhi.

Nessun bambino deve più soffrire per cure invasive e inefficaci: guarire senza dolore è possibile!




Per confrontarsi con altri genitori su questi argomenti:

GRUPPO DI FB Piede torto congenito
GRUPPO DI FB Piede torto congenito metodo Ponseti
GRUPPO DI FB Adulti e ragazzi con il piede torto
GRUPPO DI YAHOO Piede_torto_possibili_terapie